Da una ricerca condotta dal nostro Socio World Council emerge che i Millenials italiani sono quelli che hanno una maggiore propensione ad investire nell’oro. Troverete nel comunicato stampa l’approfondimento.
Dowjones MILANO (MF-DJ)–Gli investitori italiani sono grandi risparmiatori e una ricerca condotta dal World Gold
Council (Wgc) ha messo in evidenza che investono una quota significativa del loro reddito (circa il 29%), un dato
superiore se comparato con gli investitori di altri mercati occidentali analizzati dal report.
Secondo i dati (raccolti tra giugno e luglio 2021), l’investitore italiano detiene in media quattro prodotti in portafoglio.
L’oro e’ il prodotto di investimento piu’ popolare, insieme a quelli piu’ tradizionali, come le assicurazioni sulla vita e i
risparmi sui conti correnti, ed e’ anche il terzo prodotto piu’ acquistato nei 12 mesi precedenti la ricerca, con il 39%
degli intervistati che ha dichiarato di aver investito nel metallo giallo nel periodo di riferimento. Guardando nello
specifico alla tipologia preferita dagli investitori, i primi tre prodotti attualmente posseduti sono i lingotti (19%), i
gioielli in oro fino (18%) e gli ETF con l’oro come sottostante (15%).
Tra i dati piu’ interessanti della ricerca emerge come la fascia demografica piu’ incline a investire in oro sia
rappresentata dai Millennial. Su un panel di 1.000 persone intervistate di eta’ compresa tra i 18 e i 65 anni, che
avevano effettato almeno un investimento nei 12 mesi precedenti, e’ emerso che i Millennials (fascia di eta’ tra i 25
e i 40 anni) hanno una maggiore propensione per l’oro rispetto agli altri target. Infatti, oltre il 50% dei Millennials
intervistati possiede oro nel proprio portafoglio e quasi la meta’ (49%) lo ha acquistato nell’anno precedente la
ricerca.
Per contro, gli investitori tra i 55 e i 65 anni, mostrano meno interesse per l’oro. Solo il 20%, infatti, ha investito nel
metallo giallo durante lo stesso lasso di tempo, il che e’ sorprendente se si considera l’attitudine di questa categoria
ad adottare un approccio di investimento a lungo termine e a prestare particolare attenzione alla gestione del rischio.
Differente e’ anche l’approccio della generazione tra i 18 e i 25 anni, dove si riscontra una dimensione piu’ ludica
nell’approccio agli investimenti. Gli investitori piu’ giovani sono motivati da prodotti in grado di veicolare anche
divertimento nell’attivita’ di investimento, e sono concentrati su un potenziale di rendimento piu’ elevato a breve
termine.