Condividiamo alcune notizie provenienti dagli Uffici Esteri dell’ICE.
CHINA’S FOREIGN TRADE UP 5.2% IN JAN-OCT PERIOD
(ICE) – ROMA, 7 NOV – China’s foreign trade expanded 5.2 percent year-on-year to 36.02 trillion yuan ($5.02 trillion) in the January-October period of 2024, statistics from the General Administration of Customs showed on Thursday.
Exports rose 6.7 percent yearly to 20.8 trillion yuan, while imports climbed 3.2 percent year-on-year to 15.22 trillion yuan during this period, customs data showed.
China’s exports of electro-mechanical products grew by 8.5 percent year-on-year to 12.36 trillion yuan between January and October, accounting for 59.4 percent of its total exports.
The import and export value of China’s private companies reached 19.85 trillion yuan in the first ten months, an increase of 9.3 percent year-on-year, accounting for 55.1 percent of the country’s total foreign trade value, according to the administration.
In the meantime, foreign-invested businesses recorded a foreign trade value of 10.61 trillion yuan, up 1.3 percent on a yearly basis, accounting for 29.5 percent of the nation’s total. (ICE PECHINO)
LE COMPAGNIE AEREE STRANIERE CHIEDONO MODIFICHE ALLA NORMATIVA SUI RISARCIMENTI PER RIPRENDERE I VOLI DA E PER ISRAELE
(ICE) – ROMA, 7 NOV – Le compagnie aeree straniere hanno avvertito che probabilmente continueranno a sospendere i voli per Israele a meno che l’attuale regolamento di compensazione per i voli cancellati non venga modificato e adattato per ridurre i costi e il rischio finanziario di interruzioni e cancellazioni, dopo 13 mesi di guerra. Un gruppo di 15 importanti vettori internazionali sta cercando di apportare modifiche temporanee alla legge vigente in Israele sui servizi aeronautici del 2012 mediante una richiesta congiunta presentata questa settimana alla Commissione per gli affari economici della Knesset (Parlamento di Israele, ndr). In base all’attuale legge sull’aviazione, le compagnie aeree straniere in caso di cancellazione del volo effettuata meno di 14 giorni prima della partenza, sono obbligate a offrire un volo alternativo al passeggero. Ma nella realtà attuale, a causa della scarsa disponibilità di voli e posti, la fornitura di un volo alternativo comporta un costo molto più elevato e irragionevole rispetto al corrispettivo pagato alla compagnia aerea per il biglietto aereo venduto allo stesso passeggero. Un’altra modifica richiesta è la fissazione di un limite al numero di notti che le compagnie aeree saranno obbligate a organizzare per il passeggero nel caso in cui al passeggero devono essere forniti servizi di alloggio, insieme a una riduzione del periodo di notifica anticipata per le cancellazioni dei voli. Inoltre, i vettori internazionali chiedono al Governo israeliano un supporto in tutto ciò che riguarda l’assicurazione delle loro attività e operazioni in Israele, in modo simile a quanto già avviene per le compagnie aeree israeliane. (ICE TEL AVIV)